Tuesday, 8 June 2010

La storia in gioco N°14 - I SENSI DI GENOVA nei versi di poeti e cantautori (IT)

Si rinnova per il quattordicesimo anno consecutivo l'appuntamento del Teatro della Tosse con La storia in gioco, progetto di educazione teatrale, in cui i ragazzi degli istituti superiori della Provincia di Genova sono accompagnati da un gruppo di registi in un percorso che culmina nell'allestimento di uno spettacolo finale. Dal 1997 a oggi, sono stati 3500 gli studenti impegnati in un'attività cui il Teatro della Tosse ha sempre riservato il massimo riguardo.

La storia in gioco, infatti, non significa semplicemente fare teatro a scuola, ma sensibilizzare i ragazzi alle materie dell'arte e dello spettacolo e offrire loro la possibilità di riflettere sulla letteratura da un punto di vista diverso, attivando un interesse differente per il testo messo in voce.

Si tratta, quindi, prima di tutto, di un progetto educativo, non a caso promosso dall'Assessorato all'Istruzione e alle Politiche giovanili della Provincia di Genova. Non va trascurato anche l'aspetto pedagogico di questo tipo di attività, che può servire ai ragazzi per imparare a gestire in pubblico la personalità e a sviluppare l’emotività, nonché a interiorizzare le diversità e i difetti del proprio corpo. La storia in gioco è, pertanto, un progetto che nutre gli adolescenti anche da un punto di vista umano, perché dà loro la possibilità di esprimersi in pubblico, fornendo anche gli strumenti per gestire meglio i rapporti interpersonali.
Quest'anno sono undici le scuole che hanno preso parte al progetto, che si è proposto di descrivere Genova attraverso le parole dei poeti e dei cantautori. Per la prima volta, lo spettacolo finale è stato itinerante, con l'invasione pacifica del centro storico da parte degli studenti delle scuole. Si è trattato, quindi, anche di uno stimolo per conoscere meglio la città sia per gli studenti, sia per insegnanti e genitori che hanno seguito la rappresentazione. Per realizzare i laboratori, sono stati chiamati sette registi e sei cantautori, che hanno seguito passo dopo passo l'iter degli studenti, dirigendoli nella recitazione e sostenendoli nella realizzazione della drammaturgia. Amedeo Romeo ha coordinato la direzione artistica dell'iniziativa, nata da un'idea di Emanuele Conte. Romeo ha, in particolare, individuato il filo conduttore dello spettacolo, quindi i “sensi” di Genova delineati attraverso le parole di poeti e cantautori (non solo genovesi), che si sono lasciati ispirare dal capoluogo ligure nella composizione delle proprie opere. Sono stati individuati, in particolare, sei sensi, intesi, in senso più ampio, come emozioni o sentimenti: la vista, il sogno, la nostalgia, l'udito, l'amore e la lontananza. Le undici scuole sono state divise in coppie di due e hanno messo in scena davanti a genitori, spettatori e curiosi la propria rappresentazione in sei diverse location da Spianata Castelletto fino a Piazza Negri, passando attraverso il centro storico e sostando in alcune delle sue zone più suggestive. Ad accompagnare gli spettatori lungo il percorso si è impegnata l'effervescente Orchestra Bailam, che ha catturato l'attenzione degli abitanti e dei frequentatori dei vicoli, incuriositi dalla festosa occupazione. La molteplicità dei registi ha assicurato la varietà di linguaggi nelle scelte sceniche, nonché drammaturgiche, che hanno invogliato gli spettatori a seguire tutto il percorso. L'apporto dei cantautori si è rivelato fondamentale per garantire una selezione musicale di buon livello, che ha attinto, prevalentemente, dal repertorio del cantautorato genovese, con brani di Fabrizio De Andrè, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, Paolo Conte, ma che ha dato spazio anche a pezzi inediti interpretati dagli stessi ragazzi.
Ma veniamo alle singole rappresentazioni. A Spianata Castelletto e in Salita della Torretta, i ragazzi di Itis Majorana – Giorgi e Istituto Montale hanno ricevuto il supporto di Gianni Masella e della cantautrice genovese Giua per dare una loro rielaborazione del senso della “Vista” nei poeti e nei cantautori liguri: con le parole e con il canto hanno così descritto il paesaggio, le strade, il cielo, l'arte e il mare di Genova. Gli studenti chiavaresi dell'Istituto Caboto e del Liceo della comunicazione Gianelli hanno invece lavorato con Vanni Valenza e il cantautore Marco Cambri sul “Sogno”, per descrivere le loro attese e le loro speranze quali tappe di un viaggio verso un futuro, in cui, come Colombo e altri navigatori, vanno incontro all'ignoto. L'appuntamento con il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci e il Liceo Scientifico e Classico King è stato in Piazza Lavagna, dove i giovani hanno accolto il pubblico, diretti da Alberto Bergamini e con la consulenza musicale di Max Manfredi: la “Nostalgia” è stato il senso cui hanno affidato la propria rappresentazione, svolta quasi interamente in mezzo ai presenti, compresi gli avventori dei locali nella piazza. Suggestivo lo spettacolo sull'“Udito”, su cui hanno lavorato i ragazzi del Liceo Classico Colombo con Enrico Campanati e Gian Piero Alloisio, i quali hanno composto una sorta di “sinfonia di parole”, che si è diffusa nello splendido scenario di Piazza delle Scuole Pie. Il Chiostro del Museo Diocesano ha accolto la rappresentazione del sentimento dell'“Amore” secondo l'ITIS Calvino e il Liceo Scientifico Immacolata, diretti dai giovani Luca Ferri e Susanna Gozzetti, con il supporto musicale della cantautrice Roberta Barabino. Per finire, in Piazza dei Giustiniani, il Liceo Artistico Klee-Barabino, con Nicholas Brandon, ha cercato e scritto testi collegati al tema della “lontananza”, affidando la propria messinscena a lettere di emigrati genovesi all'estero, mentre il Liceo Classico D'Oria ha ripercorso lo stesso “senso” attraverso le parole dei poeti e dei cantori genovesi; entrambe le scuole si sono giovate della consulenza musicale di Federico Sirianni, che ha anche accompagnato gli studenti nell'interpretazione dei pezzi.
Come sempre, le scuole si sono poi riunite tutte insieme e, in Piazza Negri, sede il Teatro della Tosse, hanno interpretato la canzone Bellezza ovunque, composta da Gian Piero Alloisio con Maurizio Maggiani, con cui hanno salutato la quattordicesima edizione. Non resta che sperare che ci sia un'ennesima opportunità per la Tosse di ripetere ancora una volta questa bella iniziativa.
Roberta Balduzzi (www.cinemaeteatro.com 08/06/2010 - Foto di Gianni Masella)

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